Problematiche connesse alla ricostruzione post sisma rappresentate da un privato cittadino al Presid

Interrogazione n. 900

16/11/2007

“Problematiche connesse alla ricostruzione post sisma rappresentate da un privato
cittadino al Presidente della Giunta regionale”

a risposta scritta
Il sottoscritto Guido Castelli, Consigliere regionale del gruppo di Alleanza Nazionale,
Premesso che in data 30 ottobre 2007 il prof. Francesco Vitolo di Camerino ha indirizzato al
Presidente della Giunta regionale Spacca la missiva che di seguito viene integralmente trascritta:
“Egregio Presidente,
in occasione delle rnanifestazioni per il decimo anniversario del terremoto che colpì le Marche
e l’Umbria, ed in particolare in quella conclusiva svoltasi a Camerino lo scorso 27 settembre, Lei
ha elencato cinque problemi da sottoporre prioritariamente al Governo, fra quelli ancora da
risolvere, che non sono pochi né di scarsa importanza.
Nei problemi suddetti sono compresi la sorte dei tributi e dei contributi sospesi ed il consolidamento
dei contributi ai Comuni per le minori entrate, da Lei già segnalati il 30 giugno 2006 al
Presidente del Consiglio, Romano Prodi. Ad essi sono stati aggiunti quelli relativi al finanziamento
per i beni culturali e le opere pubbliche; alla ricostruzione delle seconde case; alle infrastrutture
viarie, ferroviarie e telematiche.
Per quel che riguarda i fondi da destinare agli scopi da Lei indicati, a fronte dei 1.558 milioni di
euro chiesti da Lei l’anno scorso (ma solo in relazione ad alcuni di tali scopi!), la legge finanziaria
per il 2007 (legge 27 dicembre 2006, n. 296, comma 1012) stanziò ‘un contributo annuo di 52
milioni di euro per l’anno 2007 e di 55 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009’ da
ripartire fra Marche ed Umbria, e non credo che ci si possa aspettare altro, dato che il denaro
pubblico viene sperperato per mantenere una pletora di soggetti inutili o addirittura dannosi.
Per quel che riguarda, invece, il problema dei tributi e dei contributi sospesi, dopo lo scriteriato
intervento attuato con la legge 6 dicembre 2006, n. 290, che ha rischiato di provocare il loro
recupero immediato e totale, nel proporne la soluzione al Governo non si può assolutamente
prescindere da quanto ha dichiarato l’ex sottosegretario Barberi a Camerino durante la citata
manifestazione conclusiva del 27 settembre: ‘Nessuno ha mai restituito una lira delle somme
sospese in occasione degli eventi catastrofici avvenuti in Italia!’.
Tale dichiarazione è stata espressa di fronte a numerose persone (fra le quali, per brevità, mi
limito a ricordare Lei ed il Presidente della Giunta della Regione Umbria, il Presidente della
Giunta provinciale di Macerata, il Sindaco, il Rettore ed il Vescovo di Camerino), da un personaggio
autorevole, al quale anche nell’occasione menzionata sono stati tributati pubblici elogi e
proposti nuovi, importanti incarichi dai Presidenti regionali.
L’affermazione di Barberi non solo non è stata smentita da nessuno, ma conferma quanto già
risultava anche a me e ad altri che si sono occupati dell’argomento; perciò, qualsiasi soluzione
che si discostasse dalla chiara ed inequivocabile constatazione enunciata da Barberi sarebbe un
trattamento discriminatorio, inflitto a coloro che hanno subito il terremoto, che sono gravati degli
oneri finanziari assunti per la ricostruzione e che sono vessati in mille altri modi.
D’altro canto, Lei aveva già formulato la richiesta di esonero totale dal rimborso dei tributi e dei
contributi sospesi nella Sua citata lettera del 30 giugno 2006; pertanto, in qualità di rappresentante
del Comitato per la difesa delle persone danneggiate dal terremoto, Le chiedo di ripetere tale
richiesta al Governo, eventualmente in accordo con il Presidente della Regione Umbria. Qualora
non voglia, sono certo che ne spiegherà i motivi; in tal caso, però, sarà necessario sollecitare una
nuova proroga della sospensione per tutto il 2008.
Tale proroga dovrà essere chiesta e disposta con urgenza anche per il mese di dicembre
2007, dal momento che, per incomprensibili motivi, ‘il Ministero del lavoro e della previdenza
sociale, ufficio legislativo, con nota del 13 giugno 2007, ha suggerito all’INPDAP di fissare come
termine finale di sospensione il 30 novembre 2007’ (notizia fornita dal Segretario della Giunta
regionale il 26 giugno 2007, in risposta ad una mia precedente lettera indirizzata a Lei): luminoso
esempio di ignoranza normativa e di incapacità amministrativa dei nostri governanti!.
Inoltre, poiché si tratta di una scelta politica, non delegabile in alcun modo ai funzionari
amministrativi, Le chiedo una risposta (positiva o negativa) personale, che sia diretta manifestazione
della volontà politica della Giunta da Lei presieduta”.
Considerato che le problematiche sottoposte al vaglio del Presidente della Giunta regionale
attengono ad aspetti di particolare rilievo per l’Ente e per i cittadini interessati;
Per quanto sopra premesso e considerato, il sottoscritto Consigliere regionale
INTERROGA
il Presidente della Giunta regionale per sapere se e in che modo intenda replicare alle osservazioni
contenute nella lettera di cui sopra e quali iniziative intenda eventualmente assumere in
riferimento a quanto opinato dal prof. Vitolo.

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