Tallacano, lidrocomunismo e il tubo della discordia
Di Guido Castelli, consigliere regionale AN
I cittadini devono essere soddisfatti dellesito dellassemblea CIIP di ieri. Due i provvedimenti sui quali il cittadino/consumatore potrà confidare dopo le privazioni e la dura crisi di fine danno.
Innanzitutto laccertamento tecnico preventivo promosso dalla CIIP per stabilire cause e responsabilità dellincidente di Tallacano. In questo modo tutti potranno avvalersi gratuitamente della consulenza dei periti nominati dalla magistratura. Senza spesa e confidando nellassoluta imparzialità del giudizio che verrà fornito. In secondo luogo la CIIP ha avviato le procedure per lapprovazione di un codice di conciliazione che potrà consentire al cittadino la composizione delle eventuali vertenze in modo rapido e gratuito. Ma, cosa non secondaria per gli interessi pubblici, nel corso dellassemblea i sindaci hanno anche approvato, allunanimità, loperato dellazienda. Sia per quanto riguarda la gestione dellemergenza che per quel che concerne i lavori realizzati e programmati dopo il terribile incidente di Tallacano. Non era un esito scontato. I sindaci della vallata (tutti rigosamente provenienti dallex PCI) avevano cercato con un cinismo vergognoso di cavalcare la disperazione della gente. Linciando i vertici ed il personale CIIP; eseguendo fucilazioni sommarie e facendosi fotografare ed intervistare dalle TV accanto alle autobotti. Non erano passate dodici ore dallinizio dellemergenza che già gli idrocomunisti si erano messi in azione: Agostini chiedendo la testa di Nigrotti, il Sindaco di Offida denunciando episodi di gravissima negligenza, Mandozzi impetrando lintervento della Magistratura. Limbarbarimento della politica ha raggiunto il suo culmine con gli interventi del Presidente dellATO il quale, contravvenendo ai suoi obblighi istituzionali, ha diffuso notizie false e tendenziose sulla crisi. Stefano Stracci, del resto, è un consigliere provinciale DS e anche lui si è voluto accodare al branco di lupi vociante che qualcuno aveva lanciato contro lazienda. Ma perché tanto accanimento ? Solo elettoralismo ? O forse qualcuno pensava di usare il tubo di Tallacano per cancellare laffidamento in House e regalare la nostra acqua a i privati ? Fortunatamente il tentativo non è riuscito e il tempo si è confermato galantuomo. Sagge e piene di buona fede sono risultate, in questo senso, le parole che in coda allassemblea sono state spese da Tonino DIsidoro il quale, da uomo di sinistra si è rivolto agli idrocomunisti della vallata chiedendo loro una doverosa moratoria delle ipocrisie. Ed è cosi che DAngelo, la Rossini e Mandozzi, partiti come Levrieri in questa avventura idrica sono tornati mestamente a casa con le sembianze più simili a quelle di un bulldog.