Caro Francesco stavolta hai preso proprio una cantonata

Lettera aperta di Guido Castelli, consigliere regionale AN, a MAssi

08/12/2007

“Caro Francesco stavolta hai preso proprio una cantonata…”
Lettera aperta di Guido Castelli, consigliere regionale AN, a MAssi


Stimo molto Francesco Massi, un politico capace ed intelligente al quale mi lega un rapporto di sincera amicizia. Ciò nonostante, ritengo che la “sfida” lanciata dagli spalti del congresso regionale dell’UDC su un possibile sostegno centrista ai cd. “moderati” del centro-sinistra sia profondamente sbagliata. Per molti motivi ma ne voglio citare solo due.
Innanzitutto perché la proposta di Massi accredita l’idea che all’interno del centro-sinistra via sia un’ala buona (i moderati del PD e i vari cespugli centristi) e un’ala cattiva (rifondazione e comunisti italiani) che condiziona l’esecutivo guidato da Spacca. Niente di più sbagliato: il fallimento della Giunta regionale non deriva da un’eccesso di socialismo reale nelle scelte di Palazzo Raffaello. Prova ne siano, tra le tante, la querelle sull’aumento della benzina (che colpisce proprio i meno abbienti) e la fragorosa rottura con la triplice sindacale (si pensi al “Patto per lo Sviluppo”, alla non autosufficienza a alla sanità in genere). Non mi sembra che, questi, siano i sintomi di un particolare sbilanciamento a sinistra del governo regionale.
La realtà è che quello guidato da Spacca è un governo senza idee e senza programmi, che si affida al sensazionalismo propagandistico ed un neo-centralismo regionale che scontenta tutti. Operai e imprenditori. E allora per andare sul concreto, caro Francesco, sulla materia sanitaria (rappresenta l’80% del sistema regione) di cosa dovremmo renderci stampella ? L’ASUR e la marginalizzazione dell’entroterra e dei territori di confine è una questione che davvero dipende dalle intemperanze di Rifondazione o e PDCI ? O non risponde forse ad una logica di gestione centralizzata del sistema (sanitario e non) fortemente condizionata dai quei poteri forti fabrianesi di cui Spacca è da sempre espressione ? Mi potresti replicare citandomi il caso del piano energetico regionale, dove il condizionamento “sinistro” è stato, ed è tuttora, molto forte. Però mi sarebbe agevole, anche in questo caso, rispondere che il supporto scientifico al PEAR del 2005 (che tutti reputiamo sbagliato) è stato fornito dall’Università Politecnica delle Marche, altro “Sancta Sanctorum” del neocentralismo regionale, che non è certo luogo solitamente frequentato dai trozkisti marchigiani.
No, caro Francesco, il problema di Spacca non è la deriva comunista che tu vorresti evitare. Ma un un mix di potere e di propaganda che abbiamo l’obbligo di contrastare nell’interesse di tutti i marchigiani. E qui arrivo al secondo motivo che mi fa ritenere sbagliata la tua proposta. Siamo stati eletti (tu in particolare in qualità di candidato Presidente) per essere alternativi a questo sistema fondato sul patto FABRIANO-DS. Guai a sottovalutare questo aspetto e a turlupinare la gente. Le Battaglie si finiscono dalla stessa parte in cui le si è cominciate.

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